Impatto dei contenitori per bevande

Impatto dei contenitori per bevande

Grazie alla nostra esperienza nel settore cerchiamo sempre di sviluppare le soluzioni migliori anche in termini di impatto ambientale.

Di seguito alcuni spunti interessanti per le questioni legate alla sostenibilità a cui siamo molto attenti, segnatamente: 

  • Contenitori in PET:
    • Il riciclo di PET ed il suo riutilizzo è molto solido in Svizzera da più di 30 anni. L’infrascritta società è stata pioniere nell’ambito del riciclaggio PET sostenendo l’associazione PRS Recycling Schweiz sin dalla sua esistenza (1992). Quest’ultima si occupa in effetti della gestione a livello svizzero (https://petrecycling.ch/). L’ammontare di PET riciclato in svizzera si aggira tra l’82% e il 90%. Vista la solidità del ciclo alcune cooperative si sono mosse in direzione dei contenitori PET anche per il latte (https://www.20min.ch/story/schon-bald-koennte-milch-nur-noch-in-der-pet-flasche-erhaeltlich-sein-437332750796).
    • Il PET riciclato può essere riutilizzato molteplici volte in diversi settori (si vedano anche i tessuti e l’industria automobilistica)
    • In ogni caso in forza del rapporto rilasciato dal dipartimento federale dell’ambiente qui allegato “link” il contenitore in PET è risultato il materiale più adatto per il confezionamento di bevande dal profilo del bilancio ecologico e quindi il contenitore più sostenibile.
  •  Contenitore in vetro:
    • Il vetro è da molto tempo sul mercato ed è un materiale piuttosto conosciuto. Con un costo chiaramente maggiore, presenta valori di riciclaggio leggermente maggiori rispetto al PET.
    • VetroSwiss è l’associazione che si occupa del riciclaggio a livello svizzero (https://www.vetroswiss.ch/)
  • Contenitori in Tetrapak (brick in cartone):
    • Sicuramente un modello di business interessante sotto la ditta TetraPak. Quest’ultima fornisce contenitori e macchinari per imbottigliamento. 
    • Il contenitore è formato esternamente da cartone e all’interno da uno strato di alluminio (di rinforzo) e uno strato in PET per garantire il contatto con il food (simile ai contenitori alu). Alcuni contenitori in tetrapack (vedi latte) rispettivamente brick in cartone presentano addirittura un tappo di chiusura in plastica che deve essere asportato nell’ambito del riciclaggio.
    • Il riciclaggio può risultare critico, in quanto la separazione dei vari strati è abbastanza complicata. La stessa TetraPak gestisce qualche impianto di riciclaggio a livello europeo, tuttavia anche nei suoi sustainability reports non riporta valori concreti di riciclaggio (se non come valori mid-term). L’impatto inoltre dei colori, essendo la superficie di stampa molto ampia, è considerevole. Si consideri che si è scelto di rimuovere la stampa su tappo (Coca Cola lo ha fatto in alcune nazioni), poiché impattava a livello di CO2 a livello di tonnellate prodotte all’anno. Qui di seguito un sito italiano interessante sull’economia circolare (https://economiacircolare.com/cartoni-bevande-brick-riciclo-europa-italia/).
    • Il contenitore tetrapak può essere soggetto ed ermeticità del contenitore non completa se l'incollaggio del cartone è errato.
  • Contenitori in Alu
    • Tipologia di contenitore che è diventata quasi una moda a livello degli US. La bottiglia è formata esternamente da una lamina in alluminio, e all’interno vi è uno strato in PET per garantire il contatto food.
    • Essendo lo strato in PET molto più fine di quello di una bottiglia normale PET, è scientificamente legittimo pensare ad un rilascio di microplastiche su primo utilizzo sicuramente maggiore, benché sempre sotto i livelli limite (che sono molto bassi)
    • In Europa non è molto sviluppato anche se vi sono diversi prodotti di questo genere.
    • Il riciclaggio dell’Alu in Svizzera è sicuramente solido e fatto tramite Swiss Recycling, tuttavia il fatto di avere più di un materiale nella stessa bottiglia creerà sicuramente contaminazioni parziali nell’Alu riciclato
    • La sostenibilità delle bottiglie Alu è dubbievole, in quanto se tutte le industrie di imbottigliamento dovessero sceglierla, si creerebbe uno scompenso di mercato importante soprattutto verso il settore automobilistico. 

Naturalmente come azienda siamo aperti a qualsiasi confronto e pronti a qualsiasi cambiamento (anche anticipandolo), ma ad oggi non riusciamo a giustificare scientificamente e tecnicamente che “evitare PET/vetro” significa essere più sostenibili. 

Team Tamaro Drinks SA

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